Chianti Classico: il gallo nero

Chianti Classico: il gallo nero

Le bottiglie di Chianti Classico riportano un Gallo Nero, simbolo del consorzio che produce questo spettacolare vino toscano. Il Gallo è un simbolo utilizzato già nell’antichità, sinonimo di vigore, bellezza e tenace. Il simbolo era già stato usato nel 1300 come vessillo della Lega del Chianti, una giurisdizione militare della regione fiorentina, nata con lo scopo di combattere i senesi, interessati a questi territori.

La leggenda del Gallo Nero

Come si è già intuito, la zona di produzione del Chianti Classico, è stata lungamente terreno conteso dalle province di Firenze e Siena, vuoi per questioni espansionistiche e di predominio, ma anche per aggiudicarsi un territorio, che già nel secondo medioevo, era rinomato come terra di grandi viticoltori.

La leggenda riguardo il Gallo Nero nasce proprio in questo contesto belligerant. Siena e Firenze, ormai stremate dalle infinite sanguinose battaglie, decisero di stabilire i propri confini attraverso una particolare gara. Due cavalieri, uno proveniente da Siena e uno da Firenze sarebbero partiti al primo canto del gallo. Il punto di incontro dei due cavalieri avrebbe decretato i confini definitivi fra le due città.

I senesi scelsero un gallo bianco, a cui diedero molto cibo, convinti che il gallo si sarebbe per questo svegliato prima e avrebbe dato più margine al Cavaliere, i fiorentini invece preferirono un gallo nero, a cui non diedero da mangiare.

L’indomani, il giorno della gara, il gallo nero, spinto dai morsi della fame, inziò a cantare ancora prima del sorgere del sole, dando così molto più tempo al cavaliere fiorentino, che iniziò a galoppare molto prima che il cavaliere senese potesse partire, dato che il gallo bianco, satollo, continuava a dormire. I due cavalieri, alla fine si incontrarono a 12 km dalle mura senesi. Firenze aveva conquistato tutto il Chianti.

Chianti Classico: oltre la leggenda

Al di là di queste suggestive leggende, la storia ci racconta come la zona del Chianti fu normata e legalmente riconosciuta nel 1966 quando sono state introdotte dall’Italia le prime regolamentazioni formali sul vino, che istituirono la Denominazione di Origine Controllata e quella COntrollata e Garantita.

Dopo circa 20 anni, nel 1984 il Chianti Classico è stato promosso da DOC a DOCG. Il Gallo nero, però è stato introdotto sulle bottiglie, molto prima, già negli anni 20 del novecento.

Chianti Classico Riserva

Il Chianti classico può essere prodotto anche in versione Riserva. Queste particolari bottiglie nascono dalle migliori uve della zona. Infatti, solo le migliori uve Sangiovese vengono utilizzate nel processo di produzione del Chianti Classico Riserva, il che lo rende un vino prevalentemente pregiato, nonché ricercato.

Il Chianti Classico Riserva ha un colore rosso intenso e una gradazione alcolica intorno ai 12,5%. Il Chianti Classico Riserva può essere invecchiato a lungo anche in bottiglia, specialmente per le annate più pregiate, sprigionando così tutto il suo bouquet aromatico.

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